Nella seconda metà del 2014 la Commissione ha elaborato una seconda ondata di procedimenti di aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) in relazione alle misure che incidono sulla erosione delle basi imponibili di alcune imprese multinazionali nel loro operazioni intra-UE.
Pubblichiamo qui di seguito il testo di una lettera (1) inviata il 20 luglio 2013 dal dott. Enrico Altieri (2), al Presidente del Consiglio dei Ministri, on.le Enrico Letta, nella quale è evidenziata la probabile natura di aiuto di Stato della misura di cui l’art. 23, comma 16, del d.l. n. 98/ 2011, convertito in legge n. 111 / 2011 (3), attraverso la quale si è consentito alle fondazioni bancarie soccombenti in cassazione di evitare il pagamento delle sanzioni in relazione alla applicazione ingiustificata del regime fiscale degli enti "no profit".
La vicenda - praticamente ignota al pubblico - è particolarmente interessante in un momento storico quale quello presente, posto che, a causa della stessa, sono venute meno rilevanti entrate del bilancio statale che potrebbero oggi essere recuperate, ove il Governo decidesse di agire in tal senso.
Pubblichiamo una lettera inviata dal dott. Enrico Altieri, Presidente Aggiunto Onorario della Suprema Corte di Cassazione - in veste di (autorevole) privato cittadino - al P.G. presso la Corte dei Conti, Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e ANCI, nella quale da un lato sono evidenziati alcuni rilevi di illegittimità della decisione della Commissione Europea di esonerare lo Stato italiano dal recupero delle agevolazioni ICI alla Chiesa, pur avendole dichiarate aiuti di Stato e, dall'altro lato, è spiegato come l'assenza di un ordine di recupero comunitario non escluda l'obbligo istituzionale di esercizio della potestà impositiva da parte dei comuni in relazione a un tributo non armonizzato.
Come previsto dalla normativa UE sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha avviato un'indagine formale sugli aiuti che la Polonia intende concedere al progetto del gruppo Fiat per la produzione in Slesia di una nuova generazione di motori a benzina. Tenuto conto delle quote di mercato e della capacità produttiva del gruppo, in questa fase la Commissione dubita che gli aiuti siano compatibili con gli orientamenti UE sugli aiuti a sostegno di grandi progetti di investimento. Con l'avvio dell'indagine formale, i terzi interessati possono presentare osservazioni sulla misura proposta, senza pregiudicare l'esito del procedimento.
La Commissione europea ha autorizzato, sulla base delle norme del trattato CE relative agli aiuti di Stato, la costituzione di zone franche urbane (ZFU) in determinate regioni italiane. La misura è volta a stimolare la rivitalizzazione di determinati quartieri particolarmente svantaggiati.